Colloquio clinico e diagnostico
Il colloquio è il più comune dei mezzi di comunicazione, strumento di interazione tra gli individui, usualmente utilizzato negli scambi della comunicazione umana.
Ma cosa è il colloquio clinico?
Come il colloquio clinico diviene una metodologia scientifica e quali sono i fondamenti teorici che lo rendono tale?
Si tratta innanzitutto di una metodologia, pertanto con regole precise che ne descrivono la struttura e che lo rendono una 'procedura' di tipo specialistico.
Si definisce clinico in quanto sulla base dei contenuti del colloquio si possono porre problemi, formulare ipotesi e verificare soluzioni insieme alla persona che chiede una consultazione.
Messa semplicemente, il colloquio clinico è una metodica di incontro interpersonale e uno strumento di conoscenza (Lis).
Il colloquio clinico trova il suo naturale campo di applicazione in ambito diagnostico e in quello psicoterapeutico.
E' possibile richiedere un colloquio clinico per facilitare dinamiche di conoscenza relative a problematiche attuali o momenti di crisi, per conoscere aree più o meno ampie relative alla personalità, alle relazioni sociali, agli atteggiamenti.
Spesso siamo estranei ai nostri problemi, a quello che ci accade, oppure emerge in noi una crepuscolare conoscenza o percezione degli indizi che possono aiutarci a definire un problema od una crisi, è così possibile iniziare un cammino 'verso l'interno' di noi stessi che esalti la nostra soggettività: infatti la conoscenza e l'analisi non sono possibili senza una partecipazione attiva della soggettività, di entrambi gli attori, il terapeuta e la persona che chiede il suo intervento.
La terapia è pertanto un cammino personale, cui non si può sostituire qualcun'altro, un cammino che va percorso dalla persona, aiutato dal terapeuta.